La serata del 24 novembre alla Chiesa del Corpus Domini è stata una serata di ASCOLTO.
I relatori hanno affrontato il tema con grande competenza e razionalità, evitando i luoghi comuni che non ci aiutano a fare un passo oltre per raggiungere una consapevolezza autentica del ruolo di ciascuno di noi.
Il Magistrato Dottoressa Elena Russo ci ha condotto per mano nella disamina della legislazione che tutela le donne e i minori nelle situazioni di aggressione domestica; in particolare con un focus sulla nuova normativa, sui percorsi istituzionali presenti nella nostra regione; sui luoghi di accoglienza, sul ruolo delle forze dell’ordine, sulla rete di volontari e di operatori che permettono l’allontanamento delle vittime dai luoghi di violenza verso spazi in cui possono trovare la sicurezza necessaria per intraprendere un percorso di recupero delle proprie autonomie e di crescita della propria autostima.
La Psichiatra Forense Dottoressa Michela Casoria ha inquadrato i disturbi psichici che sono alla base delle manifestazioni di violenza e di stato di vittima che alimentano il generarsi e il perdurare di situazioni patologiche nelle relazioni affettive: nella coppia, nella relazione genitoriale. Ha poi delineato i percorsi di uscita dalla violenza sottolineando la forza dell’ascolto inteso come “stare con” e “stare in” come elemento imprescindibile della cura.
Non sono mancate le emozioni: un video testimonianza rilasciato agli avvocati da una donna che ha subito violenza all’interno della sua relazione affettiva durata vari anni: dolore reale, paura per sé e per il figlio; la fatica di uscirne e l’aiuto, finalmente accettato, della famiglia, delle forze pubbliche e la rinascita.
L’empatia che ha suscitato Anna Tedesco, donna appassionata, entusiasta che ha dato inizio ad un Centro di Ascolto del CIF nella Parrocchia del Corpus Domini. Testimoniando come con poco si può fare la differenza.
Si è conclusa la serata con l’intervento del Cardinale don Matteo Zuppi, che ha ripreso le sollecitazioni scaturite dai diversi interventi e ci ha lasciato le “parole chiave” per contrastare la violenza di genere: ascolto, coinvolgimento (di tutte le forze politiche, sociali, umane ed ecclesiali), educare all’amore e non al possesso, servizio, dignità della persona. Lasciandoci con le parole di Papa Francesco: “Esercitare violenza contro una donna o sfruttarla, non è un semplice realtà, è un crimine che distrugge l’armonia, la poesia e la bellezza che Dio ha voluta dare al mondo”.
Grande la partecipazione di professionisti, volontari e persone sensibili al tema. Portiamo con noi la certezza che la Speranza resta ed è la forza di chi lotta ogni giorno: per chi cerca una via d’uscita dal male, per chi ha fatto del suo lavoro un mezzo per cambiare la società, per chi con la sua vita cerca di migliorare il mondo e divenire testimone di BENE.
Link al video della serata realizzato da 12 PORTE: «Non sei sola»: un incontro e un Centro di ascolto contro la violenza di genere